Loe raamatut: «Purificazione Della Memoria. Giovanni Paolo II E La Guarigione Intergenerazionale»
Andrzej Budzinski
Copyright © 2019 - Andrzej Budzinski
Indice dei contenuti
Titolo
Introduzione
Il braccio fratturato
Che cos’è la Tradizione?
Sacra Scrittura sulle conseguenze del peccato intergenerazionale
Perché non genetica di Dio?
Il momento indimenticabile
12 marzo 2000
La purificazione della memoria
Conclusione
Le note
Note
Titolo
Andrzej Budzinski
Purificazione della memoria.
Giovanni Paolo II e la guarigione intergenerazionale
© 2019 Andrzej Budzinski
La prima edizione 2019
Copertina: Andrzej Budzinski
Verona 2019
Introduzione
Il titolo del libro è un po’ provocatorio: “Purificazione della memoria. Giovanni Paolo II e la guarigione intergenerazionale” . Questo già è mio secondo libro che tocca il problema della preghiera della guarigione dell’albero genealogico. Posso dire che è la seconda edizione, che è un po’ corretta e modificata. La novità di questa seconda edizione è l’aggiunta della testimonianza di Giovanni Paolo II della preghiera della purificazione della memoria, che in realtà significa la guarigione dagli effetti o dalle influenze del peccato intergenerazionale o la guarigione intergenerazionale .
Il primo libro ho scritto in polacco, mia lingua madre, come una riflessione – contestazione alla “Delibera 15/370/2015 della Conferenza Episcopale Polacca del 6 ottobre 2015 sul cosiddetto peccato intergenerazionale e la guarigione intergenerazionale” [1] . Il suo titolo è: „Non al divieto dell’Episcopato Polacco alle preghiere per la guarigione intergenerazionale”. Subito dopo la sua pubblicazione, da una parte era attaccato ferocemente da diverse persone che con la forza volevano dimostrare l’errore della preghiere per la guarigione intergenerazionale, ma dall’altra maggior parte dei lettori era accolto con entusiasmo e approvazione ringraziandomi per il coraggio.
Spero che il mio secondo libro non finisce nell’elenco dei libri proibiti [2] , perché in esso non soltanto tocco il problema della preghiera per la guarigione intergenerazionale, ma anche convoco, come testimone il papa Giovanni Paolo II, un grande esempio della fede, a dirittura polacco e santo. Come la sua testimonianza invoco questo che ha fatto nella prima Domenica di Quaresima, 12 marzo del 2000 nell’anno di Giubileo durante Giorno del Perdono: “ In questa prospettiva gli atti compiuti e richiesti dal Papa in rapporto alle colpe del passato presentano un valore esemplare e profetico” [3] .
Certamente sto scherzando perché, come leggiamo nella nota tale elenco “ fu soppresso dalla Congregazione per la dottrina della fede il 4 febbraio del 1966” . Sicuramente non sarò anche perseguitato dall’inquisizione [4] , per un semplice motivo, perché essa già non esiste. Assicurato che non sono in pericolo posso continuare serenamente sapendo, che esiste la libertà dell’espressione.
Oggi non è nessun mistero, che n el passato della storia della Chiesa e dell’Europa sono successe le assurdità da parte degli uomini nella Chiesa Cattolica però non della Chiesa [5] , che non emanavano per niente del profumo della Chiesa di Cristo, ma del fanatismo e dello zolfo [6] . Una di queste è la teoria secondo cui il sole gira attorno alla terra [7] . Il scienziato che non era d’accordo con essa si chiama Galileo [8] : “È il 22 giugno 1633. Il vecchio tremante si inginocchia davanti al tribunale dell'Inquisizione romana. Quest'uomo è uno dei più famosi studiosi di questo periodo. Ha sostenuto le sue teorie con i risultati di molti anni di ricerca. Questo è il motivo per cui è assolutamente sicuro delle sue opinioni. Tuttavia, se vuole salvare la vita, deve rinunciarle” [9] . Ha rinunciato la verità della paura, per salvare la propria vita. Il Tribunale dell'Inquisizione Romana ha condannato studioso di 69 anni all'ergastolo con un voto di 7 a 3, ma la pena è stata infine commutata a 3 anni di prigione.
Chi aveva ragione veramente? Sappiamo, che Galileo. Chi però aveva “ragione”? Chi aveva il potere, gli uomini nella Chiesa [10] .
Perché scrivo questo? Perché ho miei dubbi. Chi sa forse nel caso della proibizione, dalla Conferenza Episcopale Polacca della celebrazione della Santa Messa e di tutte le funzioni di preghiera per la guarigione dei peccati intergenerazionali o la guarigione intergenerazionale, si ripete lo sbaglio accaduto in occasione della faccenda con Galileo? Gli uomini nella Chiesa non hanno preso in considerazione l’esperienza della scienza, come adesso l'Episcopato non prende in considerazione l’esperienza della psicologia e psichiatria [11] . Per approfondire questo problema propongo leggere libro di Ancelin Schutzenberger Anne [12] “La sindrome degli antenati. Psicoterapia transgenerazionale e i legami nascosti nell'albero genealogico” , Di Renzo, 2011. Utile sarebbe anche leggere un articolo di dott. Alessandro Gambugiati “Psicosintesi dell’albero genealogico” , dove alla conclusione scrive: ”La vita di ogni membro di una qualsiasi famiglia può essere influenzata da “lealtà invisibili” che possono incidere concretamente sul destino del soggetto e del suo albero genealogico al di la del tempo (sindrome dell’anniversario) e dello spazio (concetto “tele”), tutti fenomeni che la psicologia e la statistica stanno indagando con metodo scientifico. Sebbene non sia ancora chiara la modalità di trasmissione di questi destini, sappiamo per certo che tale fenomeno ha luogo e che si ripercuote sulle nostre vite anche nei termini di vita e di morte (es. sindrome da anniversario)” [13] . Di nuovo troviamo lo scontro tra la scienza e la fede? Secondo la decisione dell’Episcopato Polacco sembra che loro non hanno la ragione. Discutibile!
Sono sicuro che l’Episcopato Polacco aveva i validi motivi per agire in questo modo per pubblicare il documento di genere, secondo me, però, troppo superficiale che non ha preso in considerazione importanti fatti storici, come questo del papa del 12 marzo 2000, e importantissimo documento della Commissione Teologica Internazionale, “Memoria e riconciliazione: La Chiesa e le colpe del passato” . Penso che la sua decisione non è ponderata fino il fondo.
La decisione dalla Conferenza Episcopale Polacca ha suscitato in me la curiosità della ricerca e la mia intuizione non mi ha ingannato. Anche la Conferenza Episcopale Francese, ancora prima della polacca, ha pubblicato Nota dottrinale sulla guarigione delle radici familiari tramite l’Eucaristia. Anche questa Nota nella conclusione conferma: “ Ma che le anime dei defunti che sono ancora in purgatorio possano nuocere in modo attuale e decisivo alla salute spirituale dei loro discendenti e che, liberando gli uni, si possano contestualmente guarire anche gli altri, sembrerebbe una verità nuova nella Chiesa cattolica, che non trova alcun riscontro nella Tradizione, per cui non si potrebbe né riconoscerla né praticarla” [14] .
In Polonia c'è un proverbio che dice: “Non buttare via il bambino con l'acqua del bagnetto” . Penso che questo proverbio può essere adeguato nel caso della preghiera per la guarigione dei peccati intergenerazionali o la guarigione intergenerazionale o dell’albero genealogico [15] . Questo tipo di preghiera, come sottolinea l’Episcopato Polacco e Francese non ha le basi ne nella Bibbia e nella Tradizione della Chiesa, per questo non può essere riconosciuta dalla Chiesa e in conseguenza non può essere praticata, in effetti è stata proibita.
Vorrei chiarire, che l’intenzione del mio libro non è dimostrare che l’Episcopato Polacco e Francese hanno sbagliato, ma dare il mio contributo alla riflessione del dibattito costruttivo delle opinioni opposti. Non nascondo che personalmente sono pro la preghiera della guarigione dell’albero genealogico, ma questo ancora non significa che a tutti i costi voglio promuovere questa preghiera. A me interessa la verità, perché la verità ci farà liberi (cfr. Gv 8,32).
Tanti cattolici, tra cui anche sacerdoti credono, basandosi sull’esperienza personale e degli altri, che la preghiera dalla guarigione dagli effetti dei peccati intergenerazionali porti aiuto a molte persone e non è affatto contraria all'insegnamento delle Sacre Scritture e della Tradizione della Chiesa.
Attenzione, tuttavia, non sempre dove l’uomo riceve aiuto deve essere l'azione di Dio, ciò sottolinea il vescovo Andrzej Siemieniewski [16] : “Il paradigma [17] apostolico dice: Conoscerai la Verità e la Verità ti renderà libero. Il paradigma New Age dice: Qual è la verità? Se qualcosa ti aiuta, questo è vero, non importa che sia secondo del coretto insegnamento del Vangelo o no!” [18] Il paradigma del New Age è incluso nel documento del Concilio Vaticano II: Gesù Cristo, il datore di acqua viva , e si esprime così: “ La verità del New Age riguarda buone vibrazioni, corrispondenze cosmiche, armonia ed estasi, in generale esperienze piacevoli. Si cerca di individuare la propria verità secondo un criterio di benessere. La valutazione della religione e delle questioni etiche avviene naturalmente in base ai propri sentimenti e alle proprie esperienze” [19] . Secondo l’insegnamento della Bibbia: “[15] Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. [16] Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? [17] Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; [18] un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. [19] Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. [20] Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere” (Mt 7,15-20) .
Mentre il papa Benedetto XVI sottolinea durante l’Ordinazione Episcopale dei cinque vescovi: “La prudenza esige la ragione umile, disciplinata e vigilante, che non si lascia abbagliare da pregiudizi; non giudica secondo desideri e passioni, ma cerca la verità - anche la verità scomoda. Prudenza significa mettersi alla ricerca della verità ed agire in modo ad essa conforme. Il servo prudente è innanzitutto un uomo di verità e un uomo dalla ragione sincera” [20] . San Paolo, grande Apostolo, insegna: “[19] Non spegnete lo Spirito, [20] non disprezzate le profezie; [21] esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. [22] Astenetevi da ogni specie di male” (1Tes 5,19-22) .
“ Astenetevi da ogni specie di male” - nel testo biblico si può capire in due modi:
dal punto di vista dell’Episcopato - pregare per la guarigione dagli effetti del peccato intergenerazionale ha l'apparenza del male, quindi deve essere evitata,
dal punto di vista dei sostenitori di questa preghiera, la decisione dell’Episcopato ha l'aspetto del male, quindi deve essere evitata e riesaminata.
Chi ha ragione? Questo dialogo riguarda la verità e non la dimostrazione la propria ragione, o la dimostrazione di potere o di superiorità. Il mio consiglio.
Dopo l’introduzione prima di cominciare leggere il libro sarebbe utile leggere la nota 1 e 2, che si trovano alla fine del libro. Questo ci aiuterà capire il problema esposto dall’Episcopato Polacco e Francese.
Il braccio fratturato
Vorrei cominciare la mia riflessione da una storia che è successa nella mia famiglia e nella quale direttamente sono stato coinvolto io e mia madre. Senza dubbi questa storia mi ha dato input alla riflessione sul problema della preghiera della guarigione intergenerazionale e della sofferenza causata dai peccati degli antenati.
Mia mamma mi raccontava: quando era piccola, nella sua città dove abitava era un ragazzo con il braccio paralizzato. Altri bambini, tra cui anche mia mamma lo prendevano in giro. Provate immaginare, non lo so, che era soltanto una cosa casuale o no, il giudizio lascio a voi, per me personalmente, però, non era solo una coincidenza. Quando avevo più o meno 12 anni ho rotto il braccio sinistro cadendo dall’albero. La frattura era molto grave in quattro posti. Per un lungo periodo avevo il braccio ingessato. Dopo un po di tempo mi sono reso conto, che non potevo muovere le ditta della mano. La mia mano era quasi inerte, sembrava paralizzata. Durante una consultazione, i medici hanno detto a mia madre che non sapevano cosa fare per aiutarmi. Con queste parole in qualche modo mi hanno “condannato” a un'invalidità permanente. Mi ricordo come oggi il pianto disperato di mia madre. Si accusava, collegando la mia disabilità con la storia del ragazzo, con una mano paralizzata, che lo prendeva in giro. Come mai? Diceva, che è stata punita e io soffro per la sua colpa. Pensavo. Era proprio così che io soffro per la sua colpa? Mia sofferenza era causata dal peccato di mia madre? La mia malattia era la sua penitenza? Se era così, significherebbe che ero la vittima del suo peccato. Mia sofferenza era innocente. La mia sofferenza era l’espiazione per mia mamma? Era soltanto una coincidenza? Forse si, forse no. Sinceramente anche io non lo so. Una cosa certa, che questa situazione ha lasciato dentro di me tanti dubbi e tante domande. Provo fare un’ipotesi! Tutto questo non era la coincidenza ciò significherebbe, che la mia sofferenza aveva le sue radici nel peccato di mia mamma ed io ero la vittima. Ero innocente. Soffrivo perché lei era mia madre e io ero suo figlio. La semplice ingiustizia! Credetemi, pensando di questo tanti anni dopo, mia madre già è morta, mi passano tanti pensieri in testa che non mi lasciano in pace. Mi turbano, ma questo turbamento è creativo. Chi sa quante ingiustizie ho subito nella mia vita per colpa dei miei genitori?
Pensando su di questo, quasi automaticamente mi viene in mente un altra domanda che riguarda le conseguenze dei peccati degli antenati. Esiste influenza del peccato generazionale, che ha la sua origine nel peccato degli antenati? Lo so che questo problema suscita le controversie. La miglior confermazione è la reazione dell’Episcopato polacco e francese, la proibizione di praticare di questo tipo di preghiera. Credetemi, nonostante della proibizione questo non ha risolto il problema, perché non è facile da risolvere. Possiamo dire che è un problema fuori legge ed aperto, specialmente di fronte dell’atto di papa Giovanni Paolo II compito 12 marzo 2000 nell’anno di Grande Giubileo.
Un problema molto serio che tocca le nostre famiglie, ogni famiglia del mondo e ogni persona del mondo. Tocca il nostro passato, presente e futuro. Per questo vale la pena fermarsi e riflettere su di esso. Nessuno di noi ha dubbi che esiste la stretta relazione tra passato e il futuro, che passato influisce al futuro e anche in qualche maniera lo determina, senza toglierci la nostra libertà. Nessuno di noi ha dubbi che il passato costruisce le basi al futuro. No esiste il presente e il futuro senza il passato.
La proibizione della preghiera per la guarigione intergenerazionale può purtroppo creare un danno enorme nel nostro benessere perché ci toglie uno strumento molto valido e potente nella guarigione personale, delle nostre famiglie e in conseguenza della nostre società.
Mia ipotesi! La preghiera per la guarigione dagli effetti negativi dei peccati intergenerazionali è giudicata male dall'Episcopato Polacco e Francese, però, in realtà essa è voluta da Dio, che dimostrano effetti positivi e numerose testimonianze delle persone che si sono sottoposte a questa preghiera. Può essere che la decisione dell'Episcopato lascerà molte persone senza aiuto nelle loro sofferenze insensate e ingiuste. Ecco i miei dubbi, che non mi permettono stare zitto, ma cercare le risposte e stimolare gli altri per cercarle.
Scusate, ma un po mi sono allontanato dal mio pensiero conducente. Torno subito. Mi aspettava un lungo periodo delle cure. Quasi per sei mesi ero ricoverato in un ospedale specialistico a Wroclaw (Breslavia). I miei famigliari venivano da me una volta a settimana. Questo giorno era per me una grande festa. Tutta settimana aspettavo giorno della loro visita. Mi ricordo come oggi che da mattina ero appiccicato alla finestra della mia stanza aspettando loro arrivo. Così era per sei mesi, lunghi sei mesi. Mi ricordo come ieri. Per Natale ho ricevuto il permesso di venire a casa mia per stare con la mia famiglia a festeggiare la nascita di Gesù. Questo era un enorme gioia per me e per tutta la famiglia. Interessante, che quasi non ricordo niente del mio soggiorno a casa. Mi ricordo perfettamente soltanto una cosa: mia mamma ogni giorno massaggiava il mio paralizzato braccio e piangeva supplicando Dio di guarirmi. Nell’ultimo giorno del mio soggiorno è successa una cosa straordinaria – ho cominciato muovere le ditta della mano. Provate immaginare la gioia di noi tutti e specialmente della mia mamma. Chi sa? Forse il suo peccato stato perdonato?
Per capire meglio, che i bambini possono soffrire per colpa dei genitori che hanno peccato e che i genitori, che hanno peccato sono puniti attraverso le sofferenze dei figli, propongo riflettere sulla storia di re Davide: “[1] Il Signore mandò il profeta Natan a Davide e Natan andò da lui e gli disse: "Vi erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l'altro povero. [2] Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero; [3] ma il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina che egli aveva comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme con i figli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia. [4] Un ospite di passaggio arrivò dall'uomo ricco e questi, risparmiando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso, per preparare una vivanda al viaggiatore che era capitato da lui portò via la pecora di quell'uomo povero e ne preparò una vivanda per l'ospite venuto da lui". [5] Allora l'ira di Davide si scatenò contro quell'uomo e disse a Natan: "Per la vita del Signore, chi ha fatto questo merita la morte. [6] Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pietà". [7] Allora Natan disse a Davide: "Tu sei quell'uomo! Così dice il Signore, Dio d'Israele: Io ti ho unto re d'Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, [8] ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa di Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei aggiunto anche altro. [9] Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l'Hittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. [10] Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l'Hittita. [11] Così dice il Signore: Ecco io sto per suscitare contro di te la sventura dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo parente stretto, che si unirà a loro alla luce di questo sole; [12] poiché tu l'hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole". [13] Allora Davide disse a Natan: "Ho peccato contro il Signore!". Natan rispose a Davide: "Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morirai. [14] Tuttavia, poiché in questa cosa tu hai insultato il Signore (l'insulto sia sui nemici suoi), il figlio che ti è nato dovrà morire". Natan tornò a casa. [15] Il Signore dunque colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide ed esso si ammalò gravemente” (2Sm, 12, 1-15) . Il suo figlio è morto per la sua colpa. Re Davide ha peccato e il suo figlio è morto. Capisco, punire Davide, ma perché in questo modo? Il suo figlio era innocente! Secondo la nostra umana logica questo sembra ingiustizia. Perché i bambini devono soffrire per colpa dei genitori? Sarebbe giusto che ognuno di noi soffrisse per le proprie colpe. Torno a questo problema in seguito.
1 Le testimonianze
Vorrei sottolineare che queste testimonianze provengono dalla mia esperienza personale. Sono laureato all'Università Pontificia a Breslawia in teologia morale. Ho frequentato tanti corsi di psicologia, pedagogia ecc. Ho lavorato tanti anni come consulente psicologico nei centri d'aiuto alle persone con problematiche varie. Da più di 20 anni lavoro come insegnante di religione cattolica. Nel Rinnovamento dello Spirito Santo sono coinvolto dal 1980, quasi 40 anni. Sono il fondatore del gruppo di evangelizzazione Shemà Israel in Polonia, con il quale abbiamo evangelizzato in Polonia e in Germania. Il centro di attività del gruppo era Kłodzko, la Chiesa delle Clarisse, dove venivano celebrate le Sante Messe per la guarigione e liberazione. Ho servito per molti anni nella preghiera di guarigione e liberazione collaborando con tanti sacerdoti esorcisti.
La prima testimonianza: Il braccio fratturato, già avete letto e proviene dalla mia famiglia. Posso dire, che questa esperienza era per me come la spinta verso il pensiero che i peccati, o meglio dire, le conseguenze dei peccati egli antenati influenzano le generazioni future.
1. Perdono e insonnia.
Mi ricordo, veniva da noi una ragazza, che soffriva insonnia da più di tre anni. Non perché non sentisse il bisogno di dormire. Lei non riusciva a dormire. Qualcosa non gli permetteva. Ha cercato aiuto da molti medici provando tanti tipi di medicina. Ha subito varie terapie. Strano. Niente l'ha aiutato. Ricordo che durante il mio primo incontro, dedicai quasi tutto il tempo alla preghiera di intercessione. Sorprendente. Dopo questa preghiera, per la prima volta da molto tempo, la ragazza iniziò a dormire meglio. Per me era un chiaro segno che la sua malattia non era fisica, ma spirituale. Durante il secondo incontro, la ragazza mi raccontò la storia della sua vita. Tra le tante cose, mi ha detto che quattro anni prima il suo padre ha divorziato con la sua mamma. Sentì odio verso di lui e non poté perdonarlo. Mi ha detto che lo vede spesso perché vive nella stessa città. Quando lo vede, lo maledice, attraversa la strada e fa di tutto di non essere notata da lui. Ho capito che lei dovrebbe perdonarlo. Purtroppo non poteva e non voleva, perché sentì contro di lui un grande dolore. Quando le ho chiesto da quando soffre insonnia. Lei rispose: dopo il divorzio. Strano. Ho capito che la causa della sua insonnia è il peccato di suo padre. Lasciare la famiglia era il peccato di suo padre, che ha stimolato i peccati in sua figlia - l'odio, la vendetta, la maledizione. Interessante, pensavo. Il peccato di padre ha causato in lei insonnia. Ero sicuro, che per spezzare la maledizione del peccato di suo padre nella sua vita e delle sue conseguenze, lei doveva perdonarlo. Non poteva, perché sentiva troppo dolore. È venuta da me per un po’ di tempo. Abbiamo pregato. Un giorno venne da me piena di gioia e mi disse: ieri ho incontrato mio padre per strada e all'inizio volevo scappare, tuttavia, non l'ho fatto, mi sono avvicinato, l'ho abbracciato e perdonato. Non so cosa sia successo, ma in quel momento ho sentito che tutto il dolore stava per finire. Ho dormito tutta la notte per la prima volta da quattro anni. Dopo questo evento, è venuta da me diverse volte. L'insonnia è andata via insieme con il perdonando. Qualcuno potrebbe dire: ma suo padre era ancora vivo. È ovvio che il comportamento del padre influisce sul comportamento dei bambini. Questo ciò che è importante: "il comportamento del padre influenza il comportamento dei bambini". La ragazza ha sofferto fisicamente, mentalmente e spiritualmente a causa del peccato di suo padre. Inoltre, il peccato del padre l'ha spinto al suo peccato personale: odio, vendetta, maledizione. Attenzione! Sono sicuro che, se lei non avrebbe perdonato suo padre, anche dopo la sua morte, avrebbe sofferto per colpa del suo peccato.
2. La vendetta dopo 120 anni.
Nel 1997 ho servito come volontario in Albania. In questo paese esisteva, la cosiddetta legge della vendetta, Gjakmarrja, cioè la vendetta del sangue, è molto diffusa a nord d'Albania. La situazione di cui voglio parlarvi mi ha ispirato a riflettere profondamente sulle conseguenze del peccato intergenerazionale. Questo è successo più di 120 anni fa. Uno dei membri della famiglia ha ucciso un membro di un'altra famiglia. Tutta la famiglia dell'assassino per evitare Gjakmarrja fuggì dall'Albania in America. Immaginate che nella famiglia dell'uomo ucciso, l'odio e la vendetta siano stati coltivati per 120 anni, tramandandoli tre le generazioni. Finalmente, dopo 120 anni è arrivata una grande opportunità. Il bis-bis-bisnipote dell'omicida è tornato in Albania. Nella famiglia dell'uomo assassinato, alla vendetta era incaricato uno dei pronipoti. Provate immaginare che la vendetta è stata adempiuta, il discendente dell'assassino di 120 anni fa è stato ucciso. Da questo esempio vediamo chiaramente che due famiglie sono state coinvolte nel peccato generazionale, dell'assassino e dell'assassinato. Gjakmarria era coltivata producendo la storia, la genetica o la memoria del peccato. Possiamo dire assurdo. Tuttavia, la vera assurdità. Gjakmarrja non finì qui, perché la famiglia del pronipote assassinato voleva vendicarsi. In questo modo, la vendetta potrebbe continuare fino alla fine del mondo. Le famiglie attratte da questo assurdo di spargimento di sangue non volevano sentire parlare di pace. Dopo lunghe trattative e preghiere per rompere gli effetti del peccato intergenerazionale, le famiglie sono state in grado di perdonarsi a vicenda.
3. Maledizione della nonna.
Veniva da me una donna. Aveva circa 50 anni. Soffriva di tutte le malattie del mondo. Ha cercato l'aiuto da tanti medici, ma senza effetti positivi. Sembrava che nessuna medicina poteva aiutarla. Alla fine, come spesso capita, ha cercato l'aiuto da Dio e alla fine è arrivata al nostro centro d'aiuto. La sua azione era logica, ha perso speranza nella medicina, ma per fortuna non ha perso in Dio. Strano, pensava. Può essere un problema spirituale. La sua intuizione non l'ha ingannato. Come facevo sempre durante il primo incontro non ho approfondito la storia della sua vita, ma ho pregato che Dio, che conosce tutta la sua storia tocchi tutto ciò che dovrebbe essere guarito. Un miracolo è accaduto immediatamente. La donna aveva la pressione alta, che per molti anni non riusciva a stabilizzare. Dopo il nostro primo incontro la pressione era perfetta. La donna era stupita. Per me era una prova chiara, che dietro le sue malattie si nascondeva lo spirito maligno. Quando abbiamo analizzato la sua vita e dei suoi antenati, è uscita fuori una cosa molto interessante. La sua bisnonna ha maledetto sua nonna. Mi ha detto che anche la sua nonna soffriva di strane, incurabili malattie. Allo stesso modo, anche sua madre. Ora lei stava soffrendo nello stesso modo. Mi disse che i dottori sospettavano le malattie genetiche in famiglia. Da questo ciò raccontava questa donna era per me un chiaro segno che le sue malattie provenivano dalla maledizione della bisnonna. Ero sicuro che erano le malattia genetiche, però, che derivavano dalla genetica spirituale del peccato, però si manifestavano attraverso le malattie del corpo. Abbiamo pregato per rompere tutte le conseguenze della maledizione della bisnonna. Immaginate che dopo ogni nostro incontro spariva una malattia. Ha avuto anche il diabete, che causava le dolorose ferite in vari parti del corpo. Non funzionava nessuna medicina. Dopo una preghiera, le ferite sono state guarite e non sono ritornate più insieme con il diabete. Cosa pensate? Coincidenza?
4. Lo spirito di cartomanzia.
Non devo convincere nessuno che tutte le forme di divinizzazione sono respinte dalla Bibbia [21] e dalla Chiesa [22] . Questo è un peccato mortale contro Primo Comandamento [23] di Dio da cui si deve confessare.
Veniva al centro d’aiuto una donna che praticava la cartomanzia. Voleva liberarsi da ciò, perché si sentiva perseguitata da uno spirito malvagio che si manifestava nella sua vita in vari modi. Si sentiva schiavizzata da lui. Già durante il nostro primo incontro durante la preghiera, la presenza dello spirito malvagio si è rivelata attraverso le manifestazioni. Per me, questo è stata una conferma che era indemoniata. È interessante notare che quando mi raccontò la storia della sua vita e della sua famiglia, c'era un elemento che spiegava le sue condizioni. La cartomanzia praticava la sua nonna (probabilmente anche la sua bisnonna che non abbiamo potuto verificare), sua madre e infine anche lei e la sua sorella. Ho capito che la cartomanzia in famiglia era presente da generazioni, uno spirito di divinizzazione, che "camminava"di generazione in generazione. Non voglio scrivere ora i dettagli della preghiera su questa persona. È importante, tuttavia, che dopo molti esorcismi, il peccato di divinazione con lo spirito maligno è "scomparso"dalla vita di questa donna. È stata liberata dal peso della generazione.