E voi avete fatto così?
Ho sciupato in erba quelle emozioni che la mia inesperienza non sapeva rendere gradevoli, e quando giunsi all'età in cui avrei potuto forse far meglio, mi trovai stanco, scorato e senza voglia.
Finora la modestia non ci pare.
Abbiate pazienza, ho premesse alcune osservazioni generali a mo' di prefazione.
Io non le leggo mai.
Sarà questa la prima. Vi parlerò naturalmente di quel che forma il perno intorno a cui si aggira la vita di un giovinotto che non debba pensare a guadagnarsela: la ricerca della donna.
Naturalmente.
Ebbene, ecco dove la modestia mi fu d'inciampo. Io non potevo credere, io novizio e timoroso, in mezzo a tanti pieni di fatuità e d'insolenza, i quali per me rappresentavano i tipi della perfezione, io non potevo pensare nemmeno che una donna volesse occuparsi pure un minuto di me, così ingenuo e poco loquace.
Comincian tutti a quel modo.
Io ebbi la mala sorte di continuare. Proprio. Mi ce ne volle del tempo per farmi certo che non ero da meno del gran numero. E quando giunsi ad aver questa convinzione… era troppo tardi.
Come sarebbe a dire?
Ah! vedete, signora Laura. Il corteggiare, lo scivolare sopra certi principii e certi doveri, il vestir d'oro il ferraccio, lo stringere la mano al marito e la vita alla moglie, il cercare di convincermi a forza di paradossi e di sofismi, sono cose all'infuori della mia natura. Senza essere un Catone, non vado d'accordo con Alessandro Dumas figlio.
Alla buon'ora!
Che gli uomini ammogliati predichino questa morale, ciò non fa effetto di sorta, perchè li scotta troppo l'argomento. Bisogna dunque che siamo noi scapoli a predicarla, e se non fosse altro, vorrei farlo per vezzo. Ho oramai piene le orecchie di questa facile indulgenza gridata su tutti i tuoni, e mi par ora di cambiare il numero della suonata e la chiave dello strumento. Certe teorie nate stantìe, finchè sono giovani reggono in grazia di un po' di fuoco che le galvanizza; ma quando alle grinze ed alla povertà della natura si sovrappongono le grinze del tempo che le ha frustate, mi cascano proprio davvero. Insomma, se queste teorie sono nuove, io grido che la novità è nata morta, e faccio evviva al vecchiume.
Com'è cosa rara che un uomo parli come voi, all'età vostra e nella vostra posizione! E le cose rare sono preziose.
Sventuratamente è cosa più rara ancora che una donna…
Non epiteti, per carità.
Che una donna… come voi applaudisca sul serio a simili ragionari. La maggior parte griderebbe allo scandalo a sentire il contrario… ma… è così bello poter gridare allo scandalo! Ed è per questo che quando ebbi coscienza di me, mi accorsi che era troppo tardi.
Non capisco.
La cosa è semplicissima. Io ho la debolezza di voler fare quello che penso, e per lo meno, di volermi astenere da quanto cerco di mostrar falso. Perciò, chiusa la via agli amori di contrabbando, e non volendo rinunziare del tutto all'amore, non mi rimaneva che una porta sola per entrare nel tempio: quella del matrimonio.
Ebbene?
Ebbene, finchè il matrimonio m'apparve vestito, di tutti i più lusinghieri colori, di tutte le più morbide delicatezze, io dubitai di me stesso e non cessai di far dubbio su di me che per dubitare degli altri.
Di tutti gli altri?
È un dubbio collettivo, che riguarda tutta la specie, e nessun individuo; ma non è meno dubbio perciò. Che ci volete fare, temo che cadrei in disaccordo con mia moglie su troppe cose; e poi nella mia parte di osservatore ne vidi tante delle vicende, che ho preso paura.
Ciò dipende dalla lente del vostro occhialino.
Sarà benissimo, ma ormai la vista ci s'è avvezza a quella lente. Io sono come colui che avesse assistito a tanti scontri di convogli sulle strade ferrate, da non osar più metter piede in un vagone.
Sarebbe un errore di calcolo. Di simili sventure ne accadono in media, supponiamo, cinque volte su cento. Ora, chi ne abbia passate quattro, ha novantacinque gradi di probabilità contro uno che non gli capiti la quinta.
Un grado contro mille è più che sufficiente per mettere paura; e riflettete che non si sa mai quando s'abbia da cominciare a contare, perchè le quattro passate potrebbero benissimo appartenere ad un centinaio passato anche lui.
E per simili paure avete rinunziato al matrimonio?
Assolutamente.
A che servono allora le vostre buone teorie?
A teorizzare e ad ogni modo a sminuire il pericolo pei nostri figli.
Pei vostri figli! Uno scapolo!
Voglio dire pei vostri… Uhm… per la generazione ventura.